In occasione dei cento anni dalla morte, domenica sarà celebrata una Messa solenne con il Vescovo

Verrayes ricorda l’abbé Pierre-Louis Vescoz, il sacerdote innamorato della scienza

Data pubblicazione 12 Febbraio 2025
L’abbé Pierre-Louis Vescoz
L’abbé Pierre-Louis Vescoz
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VERRAYES (qdn) Nel 2025 ricorre il centenario dalla morte dell’abbé Pierre-Louis Vescoz, insigne figura di sacerdote, cartografo, giornalista e naturalista, autore di numerosi articoli ed opere sulla geografia, la botanica, la meteorologia, l'archeologia e l'agricoltura. Per celebrare l’anniversario è in programma una serie di iniziative di cui la prima si terrà domani, domenica 9 febbraio, con l’organizzazione dell’Amministrazione comunale di Verrayes.

La giornata inizierà alle 9 del mattino con un momento di raccoglimento al cimitero di Aosta davanti alla tomba del canonico Pierre-Louis Vescoz. Alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di San Martino a Verrayes il vescovo monsignor Franco Lovignana celebrerà una Messa solenne. Seguirà alle 11.30 al Foyer de Joie un vin d’honneur aperto a tutta la popolazione. Durante la mattinata si potrà visitare il plastico realizzato dal canonico nella sede dell’associazione culturale Pierre- Louis Vescoz di Verrayes.

Nato il 23 novembre 1840 nel villaggio di Charrère, nel Comune di Verrayes, Pierre- Louis Vescoz è una delle straordinarie figure di sacerdote, scienziato, naturalista e letterato che hanno caratterizzato il clero valdostano nella seconda metà del XIX secolo. Ordinato nel 1866, iniziò la sua carriera ecclesiastica come viceparroco a Cogne, poi a Courmayeur, quindi parroco a Pont-Saint-Martin tra il 1874 e il 1893. Fu poi nominato canonico della Cattedrale, perciò risiedette ad Aosta fino alla morte avvenuta l’8 febbraio 1925.

La sua carriera di studioso di scienze naturali debuttò già a Cogne, dove con l'abbé Jean-Pierre Carrel fondò la Petite Société Alpine de Cogne. Nel 1884 fu tra i promotori della rinascita della Société de la Flore Valdôtaine di cui fu sempre attivissimo membro, tanto che nell'assemblea del 19 gennaio 1905, quando venne ufficialmente costituito il Musée de la Flore Valdôtaine, ne venne nominato per acclamazione “bibliotecario e conservatore”.

A Courmayeur conobbe molti dei più famosi alpinisti inglesi, tra cui Richard-Henry Budden, che rimase affascinato dal progetto di Pierre- Louis Vescoz di costruire un plastico del massiccio del Monte Bianco. Si ricordano inoltre la sua opera di professore di fisica e di filosofia positiva al Seminario di Aosta, la qualifica di socio onorario del Cai (come di altre società scientifiche di area alpina), la decorazione con la Croce pro Ecclesia et Pontefice concessagli da papa Leone XIII per la realizzazione di un plastico della Valle d'Aosta di 6 metri quadri ed esposto all'Esposizione Universale Vaticana del 1888, la medaglia d'argento ottenuta alle Esposizioni Nazionali di Torino, sempre per dei plastici dei maggiori massicci valdostani. Ragguardevole fu anche la sua attività letteraria e di pubblicista, condotta principalmente sulle colonne del giornale cattolico Duché d'Aoste, con cui si applicò a diffondere l'interpretazione scientifica dei fenomeni naturali, pur mantenendo un'ottica rigorosamente cattolica e fondamentalmente conservatrice.

Sicuramente una delle sue opera più conosciute è l’omonimo Arboretum situato a poche centinaia di metri dal capoluogo di Verrayes.

«Invitiamo tutta la popolazione a partecipare a questa giornata che apre un anno di iniziative dedicate all'abbé Pierre-Louis Vescoz, una figura di straordinaria importanza per il nostro paese e per tutta la Valle d'Aosta» dichiara la sindaca Wanda Chapellu.