AOSTA (fci) Mercoledì prossimo, 5 marzo, inizia il Tempo della Quaresima con il rito dell’imposizione delle Ceneri. Monsignor Franco Lovignana presiederà l’eucaristia delle 18 nella Cattedrale di Aosta.
Il mercoledì prima della domenica I di Quaresima i fedeli, ricevendo le ceneri, entrano nel tempo della purificazione dell’anima. Con questo segno penitenziale, sorto dalla tradizione biblica, viene espressa la condizione dell’uomo peccatore, che confessa esternamente la sua colpa davanti a Dio ed esprime così la volontà di una conversione interiore, nella speranza che il Signore sia misericordioso verso di lui. Questo cammino raggiungerà la sua meta nella celebrazione del Sacramento della Riconciliazione (confessione).
Indicazioni sul digiuno e l’astinenza
«Tutti i fedeli sono tenuti a fare penitenza, - si legge nel sito della Cattedrale - ciascuno a proprio modo; ma perché tutti siano tra loro uniti da una comune osservanza della penitenza, vengono stabiliti dei giorni penitenziali in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghiera, facciano opere di pietà e di carità, sacrifichino se stessi compiendo più fedelmente i propri doveri e soprattutto osservando il digiuno e l’astinenza (dal canone 1249).
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera. La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che sono da considerarsi particolarmente ricercati e costosi.
Il digiuno e l’astinenza devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore. L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli venerdì di Quaresima. Sono tenuti alla legge del digiuno tutti i maggiorenni fino al 60esimo anno iniziato e alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto i 14 anni. Sono dispensate dagli obblighi le persone che hanno gravi problemi di salute.
Gli altri mercoledì di Quaresima sono previste le Stazioni quaresimali.»
I venerdì di Quaresima non c’è la Messa a Santo Stefano, ma la Via Crucis alle 18.30 in Cattedrale.
Offerte per le missioni
Inizia la Quaresima di fraternità: è possibile devolvere il frutto delle rinunce ai missionari valdostani che offrono il loro servizio nel terzo mondo.
«Il tempo corre veloce e ci ritroviamo ad imbastire il percorso di una nuova Quaresima che quest’anno assume un significato speciale: è la Quaresima del Giubileo 2025. - scrive padre Gian-Paolo Gugliotta, presidente del Centro Missionario Diocesano - In questo tempo di grazia tutti noi chiediamo a Dio un cammino di cambiamento e di riscoperta della speranza cristiana: siamo invitati a cambiare il più possibile gesti, parole, pensieri e vivere una profonda amicizia con il Signore Gesù, per imparare che è sempre possibile “lasciarsi riconciliare con Dio” e ricominciare! Ma… da dove ricominciare?
In questi giorni, riprendendo in mano la Bolla di indizione del Giubileo, “Spes non confundit”, ho come intuito in modo nuovo che tutto ha da ripartire dalla carità. Questa stessa carità, poi, va tradotta, trasformata e resa visibile in concreti “segni e gesti di speranza” per gli uomini e le donne di oggi e di tutti i tempi, specialmente i più poveri.
Anche il Centro Missionario Diocesano si mette in cammino dietro a Gesù verso Gerusalemme e anche quest’anno rilancia la Quaresima di Fraternità con un timbro che vorremmo fosse veramente giubilare. Il desiderio è quello di poter offrire occasioni dove poter assaporare parole, esperienze, progetti che aiutino a coltivare quel seme di speranza che ci è stato donato e riacquistare la forza e la certezza di guardare al futuro camminando con animo aperto, con cuore fiducioso e mente lungimirante.
Le raccolte proposte nelle vostre Parrocchie vogliono avere come sfondo tutto quanto espresso sinora. Saranno indirizzate a due progetti», ovvero la costruzione di un dispensario a Camp Robin in Madagascar, in collaborazione con le suore di San Giuseppe di Aosta, costo dell’opera 57mila euro, e la realizzazione di una casa di accoglienza per le famiglie degli ammalati a Vohilava, sempre in Madagascar (opera questa in collaborazione con Alessia Visendaz di Antagnod), costo 15mila euro.
Più in generale le offerte contribuiranno anche «al sostegno dei nostri missionari valdostani all’estero. Attualmente la nostra Diocesi conta 7 missionari religiosi, presenti in Francia, Romania, Corea del Sud, Etiopia, Senegal e Brasile».