AOSTA (fci) «Pays d’Aoste Souverain è sempre stato un fervido sostenitore della necessità di creare un blocco politico valdostano per arrestare l’avanzata dei partiti italiani e soprattutto per sviluppare un progetto a vantaggio dei valdostani senza dipendere dalle segreterie romane. Finalmente questa opportunità si sta presentando e, dunque, una convergenza sarebbe auspicabile». Dopo il rientro nell’Union Valdôtaine dei rappresentanti di Orgueil Valdôtain, anche gli indipendentisti di Pays d’Aoste Souverain guardano con interesse all’operazione réunion. Lo mette nero su bianco il segretario politico del movimento, Christian Sarteur. Precisando: «Ovviamente restando saldi sul principio dell’autogoverno integrale da attuarsi a lungo termine e sulla necessità imminente dello sviluppo con un’ott i ca europea dell’istruzione; della nostra cultura storica e ancestrale; della gestione delle acque; dell’applicazione di una contestualizzata Zona Franca e non della farsa di un contributo regionale sotto mentite spoglie unicamente ai fini elettorali come proposto da Rassemblement Valdôtain, evidentemente a corto di idee, ma pronto a cavalcare l’onda generata dal lavoro di Pays d’Aoste Souverain».
La convergenza, scrive ancora Christian Sarteur, «dovrà essere fondata sul rispetto reciproco e dei ruoli che l’elettorato ha espresso negli anni, senza alcuna arroganza o presunzione di imporsi. Pays d’Aoste Souverain si sente vicino alla parola d’ordine unità, e distante da vuoti echi personalistici».