CRITICHE ARRIVANO DA BRUNO MILANESIO (EVOLVENDO) E DA RETE CIVICA

Riforma della legge elettorale, «Qualcosa che somiglia sempre più al nulla cosmico»

Data pubblicazione 5 Febbraio 2025
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AOSTA (fci) «Il nostro Consiglio regionale è finito in un brutto pasticciaccio a proposito della famigerata legge elettorale. Dichiarazioni di guerra ad oltranza, ripensamenti, tatticismi esasperati vengono branditi da quasi tutti i gruppi politici, ma anche da singoli consiglieri, sull'argomento, con l'unico risultato di propiziarci qualcosa che somiglia sempre più al nulla cosmico». Lo scrive in una nota Bruno Milanesio, portavoce di Evolvendo, in merito alla legge elettorale.

Facendo riferimento ai consiglieri aggiunge: «Non hanno capito, meschini, che in politica e segnatamente per le fondamentali regole del gioco (vedi legge elettorale), puntare esclusivamente a quello che si pretende l'ideale per ciascuno di loro, ci conferma solo quel vecchio adagio che recita “sovente il meglio è nemico del bene”. Siete ancora in tempo per trovare un provvidenziale gentlemen agreement che mandi in soffitta l'abominevole preferenza unica ed introduca un ovvio principio di genere».

«Sulla legge elettorale un disastro di Union Valdôtaine e Partito Democratico» afferma dal canto suo Rete civica-Europa Verde, aggiungendo: «La "riforma" del sistema delle elezioni regionali era stata prevista come punto prioritario nel Programma di governo presentato ad ottobre 2020 e erano anche stati indicati i due pilastri: garantire una maggiore stabilità di governo e favorire una più ampia ed equilibrata presenza in tutti gli organi della Regione di entrambi i generi. Siamo giunti a pochi mesi dalla fine della legislatura senza che nulla sia stato fatto, in una situazione per cui una vera riforma non si può più fare, come certificato dagli uffici della Presidenza del Consiglio. Persino per un taccone siamo ormai fuori tempo massimo. Tutti i numerosi tentativi di affrontare il problema, con Proposte di legge ed anche attraverso le iniziative popolari del referendum propositivo e del referendum consultivo, hanno avuto risposte negative. In pratica non si è voluto che la popolazione si potesse esprimere su questa materia».

«A questo punto - prosegue la nota - Uv e Pd pur di far credere che qualcosa fanno si spingono fino al punto di ipotizzare persino di fare a meno del referendum confermativo previsto dallo Statuto. Vogliono creare una situazione paradossale e antidemocratica. Un disastro rovinoso in materia di legge elettorale che del resto fa il paio con un fallimento generale della maggioranza Uv-Pd».

  • Bruno Milanesio di Evolvendo
    Bruno Milanesio di Evolvendo
  • Elio Riccarand di Rete Civica
    Elio Riccarand di Rete Civica