Nascerà la figura dell'assistente infermiere

Data pubblicazione 19 Febbraio 2025
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AOSTA (ces) «Abbiamo avviato i lavori per istituire nella nostra regione la figura dell'assistente infermiere a seguito di diversi confronti informali tra le parti interessate. L'accordo del Governo del 3 ottobre 2024, modificato dal successivo accordo del 18 dicembre, prevede l'istituzione del profilo professionale di assistente infermiere e definisce un percorso formativo sul quale siamo politicamente e organizzativamente d'accordo». Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi, rispondendo giovedì scorso, 13 febbraio, in Consiglio Valle, a un’interpellanza di Forza Italia.

«La formazione dell'assistente infermiere - ha aggiunto Carlo Marzi - è di competenza delle Regioni, previa definizione su base annuale del fabbisogno formativo e di quello professionale. Tuttavia la disciplina statale ad oggi deve essere ancora completata con l'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della Salute. Altro aspetto da considerare è l'inquadramento a livello contrattuale della figura di assistente infermiere: nel contratto oggi vigente questa figura non è prevista, mentre nella bozza del nuovo contratto della sanità, ancora non sottoscritta, questa figura è collocata nell'area degli assistenti profili professionali del ruolo socio-sanitario».

Per l'accesso ai corsi di assistenti infermiere sono richiesti la qualifica di Operatore socio-sanitario, il diploma di scuola superiore di durata quinquennale e un'esperienza professionale come Oss di almeno 24 mesi. Il corso di formazione avrà una durata complessiva non inferiore a 500 ore e sarà strutturato in moduli didattici teorici e tirocinio, con un esame finale. «L'assistente infermiere - ha osservato Mauro Baccega - è una figura che fornirà un supporto strategico a tutti i servizi socio-sanitari: ospedali, ospedali di comunità e servizi territoriali».

Le critiche della Cgil
«Un tentativo maldestro di coprire le omissioni in termini di stanziamento di adeguate risorse finanziarie, per il mantenimento e sviluppo del Sistema Sanitario pubblico e universale ». Così Eleine Krieger Garcia della Funzione pubblica Cgil definisce la nuova figura professionale, che verrà attivata anche in Valle d'Aosta dell'assistente infermiere. «Più che promuovere la figura degli operatori socio sanitari, svilisce la professione infermieristica verso una ridotta qualità formativa, curativa e assistenziale, complicando l'articolazione delle professioni che rischia di peggiorare la qualità dei servizi ai cittadini. Tutto questo in un contesto sanitario già deficitario e non in grado di rispondere ai bisogni di salute della collettività ».

Secondo la Fp Funzione pubblica «la figura infermieristica e gli operatori socio sanitari devono essere meglio pagati e trattati, ma questi sembrano essere concetti incomprensibili alla politica. Il percorso di valorizzazione degli operatori socio sanitari, non può passare realizzando una figura che “scimmiotta” l’infermiera generica ormai anacronistica».