Punti unici di accesso: 8.636 persone accolte nel primo anno di attività

Data pubblicazione 12 Febbraio 2025
Da sinistra Loredana Petey del Consiglio degli Enti locali, l’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi e il coordinatore del Dipartimento Politiche sociali Marco Ottonello
Da sinistra Loredana Petey del Consiglio degli Enti locali, l’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi e il coordinatore del Dipartimento Politiche sociali Marco Ottonello
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AOSTA (ces) Sono state 8.636 le persone che nel 2024 si sono rivolte al servizio del Punto unico di accesso - Pua, che da un anno ha sostituito lo Sportello sociale. I Pua sono presenti su tutto il territorio, con 8 sportelli, ad Aosta, Châtillon, Donnas, Gignod, Morgex, Nus, Verrès e Villeneuve. Si rivolgono a tutti i cittadini che hanno bisogno di assistenza sia a livello sociale che sanitario.

«Tracciamo un bilancio positivo del primo anno di attività del Punti unici di accesso che permettono di trovare, in un'unica sede, diverse figure di professionisti come medici, infermieri, assistenti sociali e psicologi che lavorano insieme per rispondere ai diversi bisogni sia a livello sociale che sanitario. - commenta l'assessore alla Sanità Carlo Marzi - Grazie alla collaborazione con l’Usl e le comunità locali, ogni cittadino può accedere al più vicino degli 8 sportelli dei Pua attivi sul territorio che si pongono come riferimento per l’ascolto e la presa in carico completa e personalizzata di minori, adulti, anziani, famiglie e persone con disabilità che possono quindi avvalersi dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari. Lo scorso anno gli accessi sono stati il 45,3% in più delle persone che si sono rivolte allo Sportello sociale nell'anno precedente».

L'Assessore ha sottolineato anche l'efficacia con cui si sono date risposte alle diverse richieste pervenute: «nell'88% dei casi già al primo accesso allo sportello». Solo il 12,73% degli accessi complessivi è stato inviato all'assistente sociale per un approfondimento. Lo scorso anno, le 6 assistenti sociali che operano all’interno degli 8 sportelli hanno svolto 1.624 colloqui, 405 consulenze e 130 visite domiciliari finalizzati a un’analisi approfondita delle problematiche presentate dai cittadini.

Queste attività hanno consentito di realizzare uno studio sociale su ogni situazione e di formulare una valutazione dettagliata, indispensabile per definire e attuare il successivo e conseguente piano di intervento, rispondendo al meglio alle esigenze rilevate. Il 57 per cento delle persone che si sono rivolte ai Pua sono donne. Sono stati oltre 2.800 gli anziani che hanno avuto necessità di chiedere aiuto.

Il Pua è frutto della collaborazione tra l’Amministrazione regionale, il consorzio degli enti locali, l’Usl e i partner del terzo settore. «La messa a disposizione, da parte di comuni e Unités des Communes, di alcune sedi dei Pua e di circa trenta spazi dedicati agli operatori di prossimità, è una testimonianza tangibile della volontà degli amministratori locali di garantire la prossimità delle funzioni e dei servizi con l’obiettivo di fornire risposte adeguate alle esigenze della comunità» ha detto Loredana Petey, componente del comitato esecutivo del Consorzio degli enti locali della Valle d'Aosta.