AOSTA (mes) Oltre agli ottimi risultati ottenuti per l’arrivo sulle piste valdostane di tanti turisti, la stagione sciistica appena conclusa è stata un successo anche grazie ai residenti nella nostra regione. I dati ufficiali sono ancora in via di definizione, ma quello che è certo è che le politiche portate avanti dall’Avif - Associazione Valdostana Impianti a Fune, in collaborazione con l’Assessorato dello Sviluppo economico e con quello del Turismo, hanno prodotto una grande crescita in termini di numeri. Una conferenza stampa congiunta, durante la quale verranno comunicati i numeri definitivi, è già stata annunciata nei giorni scorsi dall’assessore Luigi Bertschy e dovrebbe svolgersi a breve.
La tariffa ridotta del 50% per i residenti in Valle d'Aosta su stagionali, giornalieri e biglietti orari in tutti i comprensori sciistici della regione e su Skyway Monte Bianco aveva come scopo quello di (ri)avvicinare i valdostani al mondo della neve, che l’anno scorso erano solo il 10 per cento degli sciatori. Obiettivo centrato: con oltre 20mila “Carte Résident” rilasciate dall’inizio della stagione i valdostani hanno riscoperto le opportunità della montagna e nuove generazioni si sono avvicinate al mondo dello sci rendendole più consapevoli delle risorse che il loro territorio offre anche in termini occupazionali.
«Il coinvolgimento attivo dei residenti può portare a un modello di sviluppo sostenibile, capace di guardare oltre il turismo e di incentivare un rapporto armonioso tra il territorio e chi lo abita. - commenta Ferruccio Fournier, presidente dell’Avif - Lo sforzo rappresenta una nuova visione che riguarda i suoi abitanti, con l'obiettivo di creare un legame duraturo tra il territorio, la sua popolazione e le sue risorse naturali. Tutti i comprensori hanno registrato crescite significative, con un vero “boom” a Cervinia, ma in modo particolare in questa stagione sciistica hanno lavorato benissimo le piccole stazioni come Crévacol, Torgnon, Brusson, Rhêmes-Notre-Dame. Tutto ciò è stato possibile, oltre agli incentivi regionali, grazie alla comunicazione costante da parte dei Comuni. Grazie alle “Carte Résident”, emesse dai singoli Comuni, e necessarie per avere diritto alle tariffe ridotte, abbiamo potuto verificare che in tanti, anche da paesi della Bassa Valle e dalla città di Aosta, si sono recati sulle “piste di casa”, per avvicinarsi al mondo della neve. Cresciute in modo significativo le fasce dei giovanissimi, e quelle tra i 18 e 24 anni».
Quella che si sta per concludere (si scia ancora questo week end a Cervinia) verrà ricordata come una stagione sciistica storica per la Valle d’Aosta. I dati non sono definitivi, ma quello che si sa è che il fatturato complessivo delle società che gestiscono gli impianti di risalita supererà i 125 milioni di euro, un record assoluto. Il dato dei “primi ingressi” è cresciuto sensibilmente: sono stati 3 milioni 577mila, rispetto ai 2 milioni 722mila di 3 anni fa.
Tutte le società hanno vissuto un’annata eccellente: a cominciare da Monterosa Spa che ha fatturato 21 milioni di euro (erano 15,6 milioni nella stagione 2021/2022) e i cui primi ingressi sono saliti a 662mila (allora erano 541mila). Pila ha avuto una crescita del 29 per cento sulle 3 stagioni precedenti (raggiungendo un fatturato di 16,7 milioni di euro, con 536mila primi ingressi), Torgnon del 35 per cento (con 3 milioni di fatturato), La Thuile, rispetto alla stagione 2021/2022, è salita da 8 agli attuali 13,4 milioni di euro di fatturato (con 509mila primi ingressi). Courmayeur da 13,2 a 18,3 milioni (da 429mila a 511mila primi ingressi). Cervinia ha fatturato (finora) 44,7 milioni di euro e i primi ingressi in 3 anni sono cresciuti da 731mila a 902mila. Tra le piccole stazioni sciistiche, ha fatto bene Crévacol che supera gli 800mila euro di fatturato.