AOSTA (qdn) Secondo l’ultimo Rapporto Ismea-Qualivita 2024, la cosiddetta “Dop Economy italiana” continua a crescere arrivando a valere oggi oltre 20 miliardi di euro. La categoria dei formaggi, con 57 denominazioni nazionali, pesa più del 60 per cento sul valore della produzione (pari a 5,5 miliardi di euro a valore) e il 59 per cento su quello dell’expor t (2,7 miliardi di euro) nell’intero comparto cibo di Indicazione Geografica a livello nazionale.
Si tratta dei dati più alti degli ultimi 5 anni raggiunti grazie al contributo delle principali Dop casearie. «Tra queste - si legge in una nota del Consorzio Fontina - la Fontina Dop si posiziona al nono posto con poco più di 3.000 tonnellate prodotte nel 2023 per un valore al consumo di 55 milioni di euro (+1 per cento sul 2022) e un valore alle esportazioni di 7,5 milioni di euro (+0,9 per cento). Analizzando il dato regionale, grazie alla Fontina DOP la Valle d’Aosta si posiziona al 13esimo posto come valore alla produzione per il solo settore Cibo certificato (per un totale di 45 milioni di euro a valore) e al 16esimo per il settore complessivo Food&Wine (60 milioni di euro a valore, +3,2 per cento sul 2022), arrivando ad incidere per il 29 per cento sul valore agroalimentare totale valdostano».