Lupi sempre più vicini, segnalazioni quotidiane: cresce la preoccupazione

Data pubblicazione 15 Gennaio 2025
I lupi ripresi dalle telecamere di videosorveglianza nel parcheggio dell’Hotel Edelweiss a Pré-Saint-Didier
I lupi ripresi dalle telecamere di videosorveglianza nel parcheggio dell’Hotel Edelweiss a Pré-Saint-Didier
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PRÉ-SAINT-DIDIER (mb1) «Nove lupi in giro per Pré-Saint-Didier fanno capire quale sia la situazione e l'emergenza sulle Alpi (si sono mangiati un cane)»: a dare l’allarme sui social con questo post è stato l’assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri allegando un video ripreso da una telecamera di sorveglianza dell’Hotel Edelweiss.

Le indicazioni impresse sulle immagini indicano che sono le 4.51 di sabato 28 dicembre scorso quando 9 predatori, uno dopo l'altro, corrono sulla Statale 26 e su un vicino terreno, tra edifici e auto parcheggiate. Prima del passaggio dell'ultimo esemplare, un veicolo procede a fari accesi dietro gli altri 8. A Pré-Saint-Didier questa situazione, già verificatasi sporadicamente negli anni passati nei periodi autunnali e invernali, sembra ora essere diventata una costante. Infatti questo non è l'unico video in possesso dell’Hotel Edelweiss. Negli archivi del monitor della hall della struttura ricettiva spunta anche un altro filmato, ancora più recente, registrato giovedì 2 gennaio, alle 20.49, in cui si vedono nitidamente alcuni lupi aggirarsi nuovamente nel parcheggio dell'albergo.

L'avvertenza per turisti - che durante le festività natalizie e nella stazione invernale sono numerosi - e residenti, in caso di incontro ravvicinato con i lupi, è di cercare di non spaventarli, e di prestare la massima attenzione ai propri cani, tenendoli al guinzaglio.

«Sono stati i nostri ospiti ad avvistare i lupi per la prima volta mentre rientravano alle prime ore del mattino dopo aver trascorso la serata nei locali di Courmayeur. - racconta Federica Rota che con il fratello Massimo gestisce l’Hotel Edelweiss - Fortunatamente non si sono fatti prendere dal panico, anche perché i predatori si sono tenuti a una certa distanza, ma da quanto ci hanno riferito, gli animali non sono neanche fuggiti alla loro vista».

I racconti degli ospiti sono stati confermati dalle immagini delle telecamere di sicurezza dell'hotel, che hanno immortalato i 9 lupi davanti alla struttura. «Una notte ho visto il muso di un lupo attaccato al vetro della porta di ingresso, sembrava quasi che stesse osservando la nostra reception. - continua l’albergatrice Federica Rotta - gli agenti della Forestale, la cui caserma è proprio nel centro del paese, ci hanno rassicurato dicendoci che non si sono mai registrati attacchi di lupi alle persone, ma un po’ di preoccupazione in paese c’è. Ai nostri clienti con cani al seguito diciamo di fare attenzione e di non lasciare mai i loro animali liberi senza guinzaglio».

Un cagnolino è stato infatti aggredito e ucciso dal branco nei giorni scorsi al Verrand. In un filmato realizzato dai residenti si vedono i 9 muoversi lungo la strada interna del paese nel primo pomeriggio.

All’apparenza, il gruppo di predatori non sembra né particolarmente aggressivo né in cerca di cibo. Oltre ai proprietari dei cani, i più allarmati per la presenza quasi costante di questi animali selvatici sono gli allevatori della zona, che temono per la vita delle loro bestie che in questi mesi invernali sono al sicuro nelle stalle ma poi torneranno a pascolare all’aperto.

Segnalazioni quotidiane
Ma la presenza dei lupi è ormai segnalata quotidianamente in molti Comuni valdostani. A confermarlo è il coordinatore del Dipartimento Risorse naturali Paolo Oreiller: «In Valle d’Aosta sono presenti tra i 70 e gli 80 lupi suddivisi in branchi il cui numero è in media di 7 o 8 esemplari. Con le nevicate scendono a quote più basse in cerca di cibo e questo è il periodo dell’anno in cui i branchi sono più numerosi perché ci sono i cuccioli nati in primavera». Infatti gli avvistamenti di lupi si sono moltiplicati nei giorni scorsi, spesso testimoniati da video postati sui social.

Ululati a Valsavarenche Tra le testimonianze vi è anche quella di Osvaldo Chabod, noto esponente dell’area autonomista e segretario comunale in pensione, che racconta che la sera di venerdì 3 gennaio, dopo essere stato a cena all'Hostellerie du Paradisa a Eaux Rousses, tornando all’automobile ha avvertito nitidamente ululare e abbaiare. «Erano più esemplari - racconta Osvaldo Chabod - a una distanza di circa 300 metri. Non sono riuscito a vederli ma i loro latrati erano molto forti e devo dire che non è stata un’esperienza piacevole». Il sindaco di Valsavarenche Roger Georgy commenta: «Sono ormai diversi anni che i lupi sono presenti sul nostro territorio, si aggirano specialmente tra le località di Eaux Rousses, Bien e Créton. L’anno scorso a Rovenaud è stato visto un branco di 11 esemplari. Parlando con i residenti ho avuto la sensazione che più di una persona sia preoccupata e perciò sono in molti a non avventurarsi più sui sentieri nei boschi da soli».

Presenza costante a Oyace
Durante le festività natalizie anche a Oyace è stato segnalato e filmato un branco di lupi e sono state scattate fotografie di un capriolo sbranato. La sindaca Stefania Clos racconta che ormai da tempo i predatori sono a Trelet, area all’ingresso del paese al confine con Valpelline, dove c’è una discarica di inerti. «È una zona poco abitata e scarsamente illuminata, - riferisce la sindaca Stefania Clos - condizioni che favoriscono la presenza di questi animali. Scendono per cercare cibo dopo le nevicate in quota è non mi risulta che nessuno si sia particolarmente allarmato. In questo periodo, poi, il bestiame è rinchiuso nelle stalle è quindi non dovrebbe correre rischi».

Pure Firmino Therisod, sindaco di Rhêmes-Notre-Dame, racconta che non è una novità vedere dei lupi «Ma non destano particolare preoccupazione. Paradossalmente sono più problematiche le volpi: alcune persone lasciano del cibo per loro e quindi si sono abituate ad aggirarsi nei villaggi con il rischio di diffondere malattie come il cimurro».

Prelievi mirati
Ma quale sarà il futuro della convivenza tra uomini e lupi? A spiegarlo è l’assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri: «Ci si avvicina ormai alla decisione definitiva dopo che è stato accettato il principio proposto dalla Commissione europea di modifica della Convenzione di Berna del Consiglio d'Europa, per declassare lo status del lupo da specie particolarmente protetta a specie protetta. Si tratta di fare ovviamente dei prelievi mirati, non delle stragi, laddove la presenza del lupo comincia a diventare pericolosa per le attività tradizionali di allevamento, inquietando anche i turisti che frequentano le località di montagna».

(Altro servizio a pagina 39).

  • Lupi filmati a Trelet di Oyace
    Lupi filmati a Trelet di Oyace
  • L’assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri
    L’assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri
  • Il sindaco di Valsavarenche Roger Georgy
    Il sindaco di Valsavarenche Roger Georgy
  • La sindaca del Comune di Oyace Stefania Clos
    La sindaca del Comune di Oyace Stefania Clos
  • Il coordinatore del Dipartimento Risorse naturali Paolo Oreiller
    Il coordinatore del Dipartimento Risorse naturali Paolo Oreiller