AOSTA (zgn) Una mostra fotografica diffusa per celebrare il lavoro culturale e sociale iniziato nel 2022 con la prima edizione di Aosta Pride: “Aosta Proud: orgoglio di comunità” sarà inaugurata lunedì prossimo, 30 giugno, alle 17.45, nella nuova sede dell'Università, in via Monte Vodice, e resterà aperta sino a mercoledì 30 luglio.
Le oltre 100 foto - equamente divise tra ritratti e immagini degli eventi - saranno esposte, oltre che nell'ateneo, anche nella bocciofila del Quartiere Cogne e Plus café, il bar dell'ex Cittadella di Aosta.
Tutti gli scatti sono state forniti in modo gratuito da 13 fotografi - Alex Rose photographers, Luca Benedet, Chiara Berard, Cameron Cross, Francesco Buffa, Giorgione dello studio Stopdown, Matteo Leonardi, Fabio Lizzi, Monica Montefusco, Franco Zanin e i tre soci del Circolo fotografico Incontroluce Simone Dublanc, Stefania Lampis e Nadia Rizzotto - che hanno partecipato agli eventi. In occasione del vernissage lunedì prossimo, 30 giugno, alle 17.45, all’Università della Valle d’Aosta, ci sarà un incontro pubblico - “Pride. Città, Visibilità, Presenza”- con Alberto Vanolo, professore di Geografia economico-politica dell'Università degli studi di Torino.
Le 3 Aosta Pride Week, con le 2 parate del 2022 e del 2024, sono «Eventi per noi motivo di orgoglio, una svolta per la città», ha detto il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, durante la conferenza stampa di presentazione convocata martedì scorso, 24 giugno.
Secondo l'assessora comunale alle Pari opportunità Clotilde Forcellati «L’idea è di restituire alla società quanto di bello e interessante ha portato l'Aosta Pride, di cui la parata è solo il momento finale. Chiudiamo il cerchio consapevoli che non chiudiamo, ma apriamo». Per Angelo Benozzo, professore dell'UniVda - che patrocina la mostra - l'esposizione fotografica «Contribuisce a raccontare la storia del movimento lgbtqia+» in Valle d'Aosta.
«Siamo molto orgogliosi, molto grati a questa Amministrazione comunale. C'è sempre stata, ci ha supportati, abbiamo costruito secondo me tre edizioni dell'Aosta Pride che sono state estremamente curative: si sono dedicate alla cura della comunità queer», ha sottolineato Giulio Gasperini, presidente di Arcigay Queer Vda e portavoce del comitato Aosta Pride.