I soggetti, che hanno ristrutturato la propria casa con il Superbonus e non hanno provveduto ad aggiornarne la rendita catastale, nel 2025 potrebbero ricevere dall’Agenzia delle Entrate una lettera accertativa. Una volta ricevuta la lettera, il contribuente potrà dimostrare la correttezza del proprio operato presentando le proprie controdeduzioni supportate da una perizia. In caso di omissione, invece, dovrà provvedere al ravvedimento operoso e aggiornare la rendita catastale. Potenzialmente l’operazione dovrebbe riguardare poco meno di 500.000 edifici, cioè quelli che fino a oggi hanno usufruito del Superbonus con le diverse aliquote dal 110% al 65%. In particolare, saranno oggetto di accertamento i casi in cui gli interventi edilizi hanno comportato: incrementi di valore superiori al 15%, modifiche alla volumetria o un aumento del numero di vani.