AOSTA (fci) "La prospettiva che tutti i lavoratori Inps di Aosta vorrebbero evitare, ma che tra 3/4 anni potrebbe diventare triste realtà causa le numerose uscite (ulteriori 15/20 unità andranno in pensione senza la possibilità di trasmettere le competenze acquisite ad alcuno) sarebbe quella di disporre la chiusura della direzione regionale Valle d'Aosta, con contestuale retrocessione della sede provinciale ad agenzia complessa ricadente su Torino, con conseguenze facilmente immaginabili per l'utenza valdostana tutta". Così in una nota la rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) della sede Inps di Aosta.
"Il problema della carenza di personale all'Inps - si legge - si sta nuovamente e velocemente aggravando. Il caso di Aosta è particolare, qui la carenza di organico è cronica e di lungo periodo. I concorsi del 2019 e del 2023 hanno portato pochissime unità di personale, in gran parte già perse mentre non si fermavano e non si fermano i pensionamenti. Da oltre 100 dipendenti in 10 anni si è arrivati al numero irrisorio di 44. I lavoratori della sede si sono fatti carico direttamente del problema, per senso di responsabilità verso i cittadini, ed hanno promosso numerose iniziative dedicate fino ad arrivare ad un riuscitissimo sciopero a novembre 2023 con la chiusura della sede. Dopo molti riscontri generici, a giugno 2024 siamo venuti a conoscenza dell'impegno a pubblicare un bando di mobilità dedicato per sette unità. Poche ma pur sempre un segnale positivo. Per mesi sono state fatte pressioni, sia formali che informali, per una rapida pubblicazione del bando, mentre i pensionamenti non si fermavano, ma dopo lunga attesa purtroppo è stato pubblicato un Decreto Legge (25/2025) che pone un'impossibilità formale all'emanazione del bando finché non vengono stabilizzati i lavoratori in comando all'istituto".