a cura di Isabella Sala indignatavda@gmail.com

Come insegnare al cittadino virtuoso a essere svogliato

Data pubblicazione 7 Maggio 2025
2 minuti di lettura

Analista politico, l’aostana Isabella Sala
è l’autrice di questa rubrica

Una regola di buon senso dice che se avvio un nuovo progetto, basato sulla rivoluzione di quello precedente, indubbiamente avrò inizialmente dei nuovi costi. Non è possibile creare il nuovo dal vecchio senza spendere. Basta già questo, a far capire che lo slogan “chi più differenzia meno paga” non avrebbe avuto seguito ad Aosta. Anzi, siccome quello slogan è stato pubblicizzato, ha prodotto già di per sé un costo nuovo.

A parte l’avvio del nuovo progetto ci sono dei punti critici da esaminare. L’Amministrazione comunale aostana difende le tariffe Tarip in grande ascesa adducendole a un aumento di costi fissi, come energia e carburante e anche all’inflazione. Ma se così fosse sarebbero aumentati anche nelle altre regioni, cosa che invece non è accaduta e che ci rende la regione più cara d’Italia. Perché non dire che l’acquisto di nuovi bidoni, l’organizzazione di un nuovo sistema, la nuova struttura, abbia avuto dei costi non previsti che si spera di ammortizzare nei prossimi anni, grazie soprattutto al senso civico del cittadino di Aosta?

Oltretutto, l’effetto collaterale di un sistema così stringente e macchinoso (a volte ci sono stati errori nel trasmettere le tessere, o i bidoni) sarebbe stato per forza, come è accaduto, che una serie di furbi o di disperati avrebbe lasciato per strada i rifiuti o li avrebbe stipati dentro i cestini dei giardini pubblici; senza contare poi che è stata comunicata tardi e male anche la regola dello sforamento, che ancora una volta punirà chi produce un po’ di più e non premierà chi invece ha sempre rispettato le regole. Altro dato non preso in considerazione, per Aosta, è la vasta presenza di turisti, a cui va agevolata la vita in vacanza, non complicata.

Il sistema di raccolta dei rifiuti è, come tutti gli altri, un servizio che l’amministrazione dà al cittadino. Non una punizione. Il servizio, come tale, deve essere fruibile, accurato, efficiente, trasparente. Se un sistema non viene pensato in questi termini, creerà di sicuro un cortocircuito tra chi cerca di fare rispettare una regola sempre più stringente e non la rende fruibile e chi si offende per averla sempre rispettata e viene punito con ulteriori costi e difficoltà.

È la forma mentis che gli amministratori si pongono di fronte ai servizi che non funziona, non di certo la mancanza di senso civico di una cittadinanza come quella aostana che si è sempre dimostrata virtuosa.