AOSTA (fci) I dipendenti che maturano nel 2025 i requisiti per la pensione anticipata, ma non hanno ancora compiuto 67 anni, potranno dimettersi volontariamente senza obbligo di preavviso. E’ quanto prevede una delibera che la Giunta regionale ha approvato lunedì scorso, 12 maggio.
Dal 1° gennaio scorso, infatti, non è più previsto il pensionamento d’ufficio per limiti di servizio. Si potrà andare in pensione al compimento dei 67 anni, salvo dimissioni volontarie del lavoratore. Una scelta, quest’ultima, che comporta penalizzazioni sul trattamento pensionistico.
Nuova regolamentazione che, come nel resto di Italia, ha ricevuto il via libera del Consiglio Valle a marzo, spiazzando i dipendenti del Comparto unico che avevano già programmato la pensione. Ma, era stato spiegato, non si poteva fare altrimenti: si è trattato di un adeguamento obbligatorio alla normativa nazionale.
La Giunta ha quindi deciso di agevolare questa transizione, riconoscendo che “coloro che hanno maturato o maturano i requisiti di anzianità contributiva utile nel corso dell’anno 2025 sono i primi dipendenti che non saranno collocati a riposo d’ufficio e che dovranno valutare in tempi brevi se rassegnare le dimissioni o continuare l’attività lavorativa”.
La delibera estende inoltre anche a dirigenti e giornalisti regionali le condizioni già applicate ad altri dipendenti dal 2005, che prevedono l’esenzione dal preavviso in specifiche circostanze: gravi patologie personali o di familiari stretti, assunzioni presso altre amministrazioni del comparto unico o enti europei, maturazione del diritto a pensione con svolgimento dell’80 per cento del preavviso e altri casi di particolare interesse dell’Amministrazione. In questi ultimi casi, è necessario acquisire il parere favorevole del dirigente.