AOSTA (qdn) «Per la prima volta nei Centri traumatologici i turni medici sono stati quasi completamente coperti». Lo ha annunciato ieri, venerdì 17 gennaio, l’Usl della Valle d’Aosta definendolo «un importante risultato che ha contribuito a non gravare ulteriormente sul Pronto Soccorso ortopedico di Aosta nonché sul servizio di elisoccorso e ambulanze, già sotto pressione durante le festività».
I Centri traumatologici valdostani, dislocati nelle principali stazioni di sci, sono presidi di primo soccorso che rivestono un ruolo chiave nella gestione delle emergenze sulle piste e sono organizzati con un infermiere e un medico specializzato in Ortopedia e Traumatologia, per trattare patologie traumatiche legate a infortuni sugli sci. La carenza ben nota di medici specialisti su tutto il territorio nazionale non ha sempre reso possibile la copertura dei turni medici, essenziali per la diagnosi e la terapia sul posto.
Nei cinque Centri traumatologici gestiti dall’Azienda USL, dal 7 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025 si sono verificati solo 4 turni senza la presenza del medico (sempre garantendo la presenza di infermieri qualificati), pari al 3 per cento di “scopertura”. Un dato decisamente inferiore rispetto allo stesso periodo del 2023/2024: tra l’8 dicembre 2023 e il 12 gennaio 2024, erano stati 26 i turni senza medico, pari al 26 per cento. Gli accessi registrati sono aumentati: 1.097 persone, + 25 per cento rispetto alla stagione scorsa. Di queste, 80 hanno avuto bisogno del trasferimento al Pronto Soccorso di Aosta. Il risultato raggiunto quest’anno è frutto di un approccio strategico da parte dell’Usl, che include l’applicazione di tariffe più competitive per i professionisti sanitari e il potenziamento di reti di collaborazione con altre aziende sanitarie locali. Tra le strutture che hanno aderito alla rete, nel 2024 si è convenzionato l’Irccs San Martino di Genova, aggiungendosi al Cto di Torino, l’Asl Torino 3 e Torino 4, l’Asl di Novara e l’Asl Chiavarese. Il personale impegnato in questa stagione sciistica comprende 7 infermieri e 58 medici.
«Questo risultato è il frutto di un’impegnativa pianificazione portata avanti dai nostri uffici e di una forte collaborazione tra le Asl coinvolte» afferma il direttore generale dell’Usl Massimo Uberti. «L'attenzione alla medicina territoriale passa anche attraverso gli investimenti che abbiamo rivolto ai centri traumatologici che restano il punto di contatto tra la vocazione di accoglienza turistica della nostra Valle e la sanità» aggiunge l’assessore alla Sanità Carlo Marzi.