Commemorata ad Aosta la tragedia del Col du Mont. Ottant ’anni fa morirono trentatré operai e due alpini

Data pubblicazione 5 Febbraio 2025
Il pubblico che ha assistito al convegno
Il pubblico che ha assistito al convegno
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AOSTA (zgn) In occasione dell'ottantesimo anniversario della tragedia del Col du Mont, il Consolato della Valle d’Aosta dei Maestri del Lavoro ha voluto ricordare il drammatico episodio organizzando un convegno commemorativo lunedì 27 gennaio, Giorno della Memoria, nella Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” di Aosta. Il 26 gennaio 1945, nell’alta Valgrisenche, una valanga travolse una colonna composta da 51 operai della Società Anonima Nazionale Cogne e 4 alpini del Battaglione Bergamo della Divisione Alpina Monterosa. Nella tragedia persero la vita 33 operai e 2 militari. La missione consisteva nel trasporto di rifornimenti alle truppe nazifasciste, nonostante le avverse condizioni meteorologiche e l’inadeguato equipaggiamento dei lavoratori. Le autorità dell’epoca presentarono l’operazione come un dovere patriottico, ma successivamente emersero responsabilità legate allo sfruttamento degli operai in attività paramilitari. I Maestri del Lavoro valdostani hanno voluto manifestare la loro vicinanza alle famiglie delle vittime del Col du Mont reiterando la testimonianza d'affetto già manifestata nel 2015 in occasione della posa del cippo commemorativo nell’area verde tra lo stabilimento della Cogne Acciai Speciali e la Pepinière d'Entreprises per il settantesimo anniversario della tragedia. La commemorazione, curata dal console emerito Luigi Busatto, è iniziata con la proiezione di 2 filmati messi a disposizione dalla Rai regionale ed è poi proseguita con gli interventi della sindaca di Valgrisenche Aline Viérin, del console regionale Ezio Togniettaz e del maestro del lavoro Paolo Cheillon. Commovente la lettura di alcuni ricordi dei familiari delle vittime delle quali 2 erano presenti in sala. Mirella Quollani aveva 14 mesi quando il padre Bartolo morì nella tragedia del Col du Mont. Adriana Framarin invece è rimasta orfana all’età di 7 anni del padre Angelo che in quella tragedia lasciò, oltre a lei, altri 4 figli. Ricordi ampiamente citati nel libro “Vite scandite dal suono di una sirena” di Luigi Busatto. I 33 operai Cogne vittime del Col du Mont furono Giovanni Allonzi, Pietro Angiari, Emiro Bianquin, Silvano Bich, Lorenzo Blanc, Quinto Bredy, Modesto Chenal, Florindo Comiotto, Angelo Crestanello, Amato Cretier, Natale Doveil, Antonio Fichet, Angelo Framarin, Aldo Gianotti, Estevan Guarguaglini, Ferdinando Jacquemin, Marino Lacroix, Adolfo Leone, Damiano Lucianaz, Ernesto Marangoni, Giuseppe Mattiuzzo, Giuseppe Meinardi, Marino Mio, Emilio Morandin, Giuseppe Pietro Perono, Pietro Perruchon, Pantaleone Quendoz, Bortolo Quollani, Serafino Rivolin, Giovanni Battista Rosina, Luigi Sofia, Luigi Tondat ed Ettore Vuillermoz. I due alpini che persero la vita furono Giuseppe Maroni e Francesco Bonatti.

  • Il maestro del lavoro Paolo Cheillon, la sindaca di Valgrisenche Alina Viérin, il maestro del lavoro Luigi Busatto e il console regionale Ezio Togniettaz
    Il maestro del lavoro Paolo Cheillon, la sindaca di Valgrisenche Alina Viérin, il maestro del lavoro Luigi Busatto e il console regionale Ezio Togniettaz
  • Il pubblico che ha assistito al convegno
    Il pubblico che ha assistito al convegno