AOSTA (zgn) Giulio Tondella è mancato domenica 12 gennaio, all’età di 85 anni, nella microcomunità di Valtournenche, dove era ospitato dall’inizio del mese a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, ormai precarie da tempo, che si erano aggravate dopo la frattura di un gamba a causa di una caduta. Giulio Tondella era nato ad Aosta l’8 marzo 1939, figlio unico di Ildo - geometra che poi si era laureato in Economia e commercio e in Economia aziendale, funzionario della Cogne mancato quando lui aveva solo 18 anni - e Olga Fossati.
Grande appassionato di atletica - dal lancio del disco alla staffetta 4 x 100 -, che praticò quando frequentava il Liceo classico, dopo il diploma era stato assunto all’allora Cassa di Risparmio di Torino - oggi Unicredit - e aveva lavorato nelle filiali di Aosta (in avenue Conseil des Commis, a pochi passi da casa sua, e in quella che era vicina alla Cogne, all’angolo tra via Paravera e strada Pont Suaz), La Thuile, Morgex, Verrès per poi concludere la sua carriera come direttore a Settimo Vittone.
Il 3 settembre 1996 era convolato a nozze con Ines Gard e dalla loro unione sono nate il 29 dicembre 1967 Cristiana, che dirige la farmacia di Pont Suaz ed è sposata con Ennio Mazzocchi - genitori degli adorati nipoti Marta e Matteo -, e il 15 marzo 1969 Manuela, educatrice al Convitto Chabod. A metà degli anni Novanta fu presidente del Rotary Club Courmayeur Valdigne e poi divenne socio della Commanderie de la Vallee d'Aoste dell’Ordre International des Anysetiers, fu il primo segretario regionale del sindacato dei bancari e aveva messo a disposizione della collettività la sua competenza tecnica in materia contabile.
Si era così occupato per 10 anni, dal 1975 al 1985, dei conti delle farmacie comunali, quando a gestirle era ancora l’Azienda Farmaceutica Municipalizzata, nata nel 1956 e trasformatasi in Azienda Pubblici Servizi nel 1995. In quel periodo era stato anche presidente del Collegio dei Revisori dei conti del Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca in Valle d’Aosta - la pesca era una sua passione - e dell’Automobile Club Valle d’Aosta, nonché revisore dei conti al JB Festaz, al Cervim e al Convitto Chabod.
Al Comune di Aosta si era candidato come consigliere, nel 1995, nella lista dell’Union Valdôtaine. Non venne eletto, ma non perse la passione per il confronto su temi di interesse pubblico a cui abbinava ricerche su personaggi ed eventi storici valdostani. I funerali, molto partecipati, sono stati celebrati martedì 14 nella Cattedrale di Aosta dal parroco don Fabio Brédy.