Analista politico, l’aostana Isabella Sala è l’autrice di questa rubrica
Adesso è venuto a galla, lo possiamo dire senza il senso metaforico, il problema. Mentre pensiamo ad abbellire le piste ciclabili, alberi sì o alberi no, curve a gomito sì curve no, forse è stata trascurata la manutenzione, meno bucolica ma più necessaria, degli impianti della città. E’ di pochi giorni fa infatti una grave tracimazione di acque reflue in via Monte Vodice, dovuta ad un grave collasso della rete fognaria aostana. Oltre ai danni subiti da chi vive e lavora in zona, il problema suscita molte perplessità. La prima domanda è come possa essere accaduto? C’è stata una lacuna nei controlli e nella manutenzione? E se lacune ci sono state, chi dice che valgano solo per quel tratto di rete fognaria?
Viene da pensare che tutta Aosta possa essere stata trascurata e suscettibile di futuri disastri…e se una manutenzione così importante è stata trascurata a tal punto, ci sono altre fondamenta della città che ci si è dimenticati di attenzionare? Danni di sicuro, alle cose per ora, ma anche danni alle attività commerciali che non hanno potuto approfittare della fiera, vedendosi la strada chiusa. Danni all’immagine e al valore degli immobili. Danni alla salubrità dei condomini.
E siccome le fognature stanno molto in basso, sotto anche le linee del gas, i lavori devono essere compiuti con perizia. Chi rassicurerà la popolazione che tutto ciò non possa accadere in altre zone? È previsto un piano di ispezione di tutta la rete ed un’eventuale bonifica dei punti troppo vecchi? Io mi concederei più su questi “bassi” problemi, come anche quello della spazzatura e delle abitazioni fatiscenti, e sull’annoso problema dei trasporti, piuttosto che della pista ciclabile e della viabilità a senso unico o doppio vicino al centro.
“Ciò che non giova all’alveare, non giova neppure all’ape” diceva Marco Aurelio, la dignità della cura insomma, ci permettiamo di ricordarlo a chi preferisce l’inaugurazione alla manutenzione.