IL MESSAGGIO DI FINE ANNO DEI PRESIDENTI DELLA REGIONE E DEL CONSIGLIO VALLE

Renzo Testolin: «La Valle d'Aosta punta sul suo grande senso di comunità»

Data pubblicazione 8 Gennaio 2025
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AOSTA (fci) «Un anno è finito, si tirano le somme. Con il senso di comunità, che quest'anno è stato molto forte e marcato, si cercherà nel 2025 di rilanciare l'attività amministrativa, supportata da un bilancio solido, con prospettive, e da iniziative che cercheranno di dare le risposte che i valdostani si aspettano».

Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, nel videomessaggio di fine anno diffuso nei giorni scorsi.

«Quest'anno - ha aggiunto Renzo Testolin - abbiamo dato delle forti risposte alle esigenze dei nostri concittadini. Abbiamo incontrato qualche difficoltà che abbiamo cercato di superare con il lavoro. Auguriamo a tutti un 2025 all'altezza delle aspettative e ricco di emozioni».

Anche nel 2025 la sfida sarà il cambiamento climatico
«Per la Valle d'Aosta, il 2024 ha rappresentato un anno positivo di sviluppo e di pieno ritorno alla normalità. Tuttavia, abbiamo affrontato anche momenti difficili, come l'alluvione di fine giugno. In queste circostanze, il sistema Valle d'Aosta ha saputo reagire prontamente e in modo efficiente, così come la nostra comunità si è distinta, ancora una volta, per coesione e solidarietà. Questi eventi, però, ci ricordano quanto sia straordinariamente bello, ma anche straordinariamente fragile, il nostro territorio. I cambiamenti climatici sono una delle principali sfide della nostra epoca, tanto più in una regione montana come la nostra. Nel 2025, questa sfida dovrà essere nell'agenda di tutti noi».

Parole del presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, nel suo messaggio di auguri per il 2025, ricordando che «il 2024 è stato ancora una volta, purtroppo, segnato dalla cosiddetta "guerra mondiale a pezzi", in particolare dai conflitti in Ucraina e Palestina: scenari di guerra che, oltre a provocare vittime e sofferenze umanitarie, hanno condizionato pesantemente l'ordine politico mondiale, con ripercussioni che hanno toccato tutti».